Finalmente ho incrociato Ivan, prima che ripartisse (il matto si è fatto Londra-Chicago in due giorni, tale è la passione). Siamo andati a cercare un Chicago Tribune commemorativo (we got it) e ci siamo fermati a mangiare un cheeseburger (anzi, per la precisione, un cheezborger) nella tavola calda più trucida del centro di Chicago, la famosa Billy Goat, a due passi dal giornale. E lì, sorseggiando Coca (non Pepsi, come precisato all’entrata), non è che abbiamo stipulato il patto del cheezborger, che noi non abbiamo bisogno di patti perché siamo (molto) amici, ma ci siamo fatti venire qualche idea. Vi assicuro che qui, oggi, è molto facile avere idee e pensare positivo. E non ci siamo potuti esimere. Ne vedremo delle belle, al nostro ritorno. Promesso.

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