Da sempre seguo Alessandro. E’ l’unico punto di riferimento culturale e morale in questo nostro tempo devastato e vile. Da sempre ne racconto, modestamente, le gesta, confidando in quel parallelismo che ho più volte (anche qui) cercato di tratteggiare. Prendete ieri sera, ad esempio. La squadra torna in Champions, i ragazzi sono parecchio tesi, perché lo Zenit non è mica il Frosinone (con rispetto parlando). Ha anche quel nome lì, ambiziosetto. Alex gioca bene, ma non tira in porta nessuno, né lui, né il Francese, e Camoranesi, che aveva preso un palo, esce dolorante. Si teme un rientro in sordina della Signora, un pareggio qualsiasi. Mancano pochi minuti e gli juventini, in perfetta sindrome da Pd, sembrano lasciar perdere. C’è una punizione, di quelle che si tirano crossando, a cercare la testa di un Legrottaglie o di un Chiellini, per dire. E, invece, Alex vede il portiere nella cosiddetta posizione dell’a-cazzo, e tira in porta, di collo esterno. E la palla sale, si gira, si rovescia, ed entra sotto la traversa. Da una distanza che ci vorrebbe un passaggio aereo per fare lo stesso tragitto. E, poi, come se non bastasse, Alex, per esultare, fa una capriola, che è un po’ una rovesciata, ad allontanare i soliti cattivi pensieri. Magistralmente espressi, qualche ora prima, dall’incredibile Ranieri, che aveva detto – spiritoso – che se non giocava Alex, poteva mettere in squadra Boniperti (mancando di rispetto per l’età, e per la classe soprattutto). Sappia Ranieri che, a questa stregua, ci sono tanti allenatori più agé e forse più competenti. Ma alle polemiche non si risponde con le polemiche. Lo insegna Alex. Si celebra Amauri, la domenica, e, il mercoledì successivo, si celebra la maglia. E il gioco del calcio. Con una punizione (prevista nel pomeriggio dal vostro affezionatissimo, che non poteva immaginarne però le inaudite modalità) e una capriola. Da ragazzino. Il coro è sempre lo stesso – di quando era ragazzino davvero, e lo ero anch’io: «il fenomeno vero è Alessandro Del Piero». Grazie-di-esistere.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti