Sarà perché ho attraversato quartieri in cui forte è la presenza delle associazioni di vicinato. Sarà perché sto andando incontro alle comunità degli stranieri residenti nelle principali città d’Europa e mi sto convincendo che il rione è la vera dimensione dell’integrazione. Sarà perché sto leggendo un saggio in catalano in cui si discute di pensiero critico e di promozione del dibattito culturale, al di là dei modelli e dei luoghi comuni. Sarà per tutto questo, ma mi ha molto colpito l’iniziativa che un gruppo di residenti di Rosa Luxemburg Strasse, dove ho il piacere di risiedere per qualche giorno, ospite di Francesca (a proposito: grazie mille), abbiano lanciato l’iniziativa Mitte gegen Rechts (Mitte, nel senso del quartiere, contro la destra, nel senso della destra, quella estrema), prendendo spunto dalla apertura, sulla strada, di una boutique che propone vestiti di una linea di moda ultradestrorsa. La protesta, è bene specificarlo perché la violenza proprio non la sopporto, si svolge attraverso un percorso culturale, una rassegna cinematografica e un po’ di marketing molto ben curato. Un po’ di auto-organizzazione, di protesta civile, intelligente e politicamente corretta non farebbe male anche da noi, dove ormai anything goes (verso destra, tra l’altro). L’Italia, con il suo conformismo e la sua stanchezza, sembra così lontana.

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