Barcelona, stazione di Sants, siete-de-la-tarde. Il viaggio verso Sud prosegue. Ho preso l’Ave, il treno ad alta velocità, che in meno di tre ore ti porta da Barcelona a Madrid. Va veloce. E soprattutto lo costruiscono velocemente. E meno caro che da noi. Misteri delle infrastrutture italiane. Mentre vi scrivo stiamo andando ‘solo’ a 180 km orari. L’accoglienza in stazione a Sants è molto laboriosa ma ‘puzza’ di nuovo ed efficiente. E preciso. E puntuale. Tutte cose che servono alle ferrovie, mi pare. Non solo Ave, ovviamente, qui a Barcelona, ma un servizio integrato tra metro, bus, tram, servizi urbani e suburbani, nazionali e regionali. Biglietto unico, coincidenze, copertura progressiva di tutto il territorio cittadino. E delle città del sistema-Bcn. Ottimo. Viene in mente la differenza descritta da Eco. Qui i mezzi sono integrati, da noi sono letteralmente apocalittici. Ho fatto la prova definitiva, proprio sull’Ave. Sono andato al bar sul treno. Avete presente quello che succede (sempre!) in Italia? Tutto costa troppo, il caffè è tremendo e gli inservienti sono dei veri misantropi, selezionati in ragione del loro tasso di asocialità. Al bar dell’Ave, nella quarta carrozza, ci lavorano due ragazzi, che avranno poco più di vent’anni. Sentono che sono italiano e mi chiedono se il caffè lo voglio corto. Toast e coca fanno tre euro, perché c’è il pacchetto convenienza. Mentre sorseggio il caffè e leggo i giornali della mazzetta del bar – tutti in ordine, manco a dirlo –, il treno corre a 285 km orari. Taglia in due la Spagna. E al tramonto, dopo Zaragoza, lo spettacolo è straordinario, tutto rosso, il cielo, e la terra. Mi chiedo perché noi arriveremo a questo standard e a questi servizi, se mai ci arriveremo, molto più tardi di un Paese che è partito trent’anni dopo di noi, uscendo da una dittatura e confrontandosi immediatamente con un mondo diventato, precipitosamente, molto più complicato di quanto non fosse nell’immediato dopoguerra. Ho come l’impressione che ormai siamo la brutta copia di chiunque. Anche di noi stessi.

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