Siamo al manierismo. Nella nuova giunta regionale, come avevo preannunciato, non c’è nessuna donna (una vergogna assoluta), in compenso al ‘mite’ Prosperini è stata affidata la sicurezza (non i vigili, però, per evitare che li usasse per invadere la Polonia). Ferrazzi all’agricoltura, che non risulta essersene mai occupato, così come Ponzoni all’ambiente. Pagnoncelli, dimissionato dopo la figuraccia del piano cave di Bergamo, è stato prontamente riassunto come sottosegretario. Insieme a lui Raimondi. Ora i sottosegretari sono sei. Solo che il nuovo Statuto, appena votato dal Consiglio, ne prevede solo quattro. Dal 1° settembre lo Statuto entrerà in vigore, e Formigoni dovrà mandare a casa due dei suoi sei sottosegretari. Pare che li trasformerà, con una magia delle sue, in consulenti della giunta. Perfetto. Ad agosto, alcuni vanno in vacanza, altri fanno i sottosegretari. C’era il «re per una notte», Formigoni ha avuto il merito di introdurre il «sottosegretario per un mese», con la data di scadenza indicata sul retro. La spinta propulsiva si è esaurita da tempo, ma questo rimpasto – l’ennesimo – sancisce il fatto che ormai, al Pirellone, ci siano poche, pochissime idee, e tutte rappresentate molto male.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti