Mille e ancora Mille

Di ritorno dalla tre giorni de iMille e per dirla con Borges: vidi cervelli in fuga, vidi ricercatori nostalgici di un paese che non li ha capiti, vidi talenti svenduti, vidi italiani all’estero, vidi Veltroni, vidi una tessera del Pd, vidi coppie di fatto chiedere legittimi diritti, vidi Simoni, vidi l’argomentare raffinato di Cuperlo, vidi Zoro per la prima volta non in video, vidi i giornali travisare tutti ma proprio tutti i contenuti dei nostri interventi, vidi Ivan e Marella e Lucio e Riccardo e Francesco, vidi da Trieste arrivare Laura e Emanuela da Giussano (un po’ come l’Alberto, però democratica), vidi le perigliose correnti apparirmi lontane e tutto sommato innocue, vidi Obama su una maglietta arancione, vidi Cristiana discutere e andare al mare col motorello, vidi a Caracalla Emanuela che pensavo fosse antipatica e invece non lo è, vidi idee, proposte concrete, ragionamenti, vidi l’assunzione di responsabilità. E vidi il Pd, lo vidi distintamente da tutti i punti di osservazione, e piansi, perché così non lo avevo mai visto.

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