Riunione dei circoli oggi con Walter allo Strehler. Una bella frase di Eleanor Roosevelt (che però si scrive così), l’entusiasmo dei portavoce (ancora una volta la base sembra avere più motivazioni del gruppo dirigente), la determinazione di Veltroni, che invita a essere più combattivi, a proseguire nella costruzione del Pd, a guardare avanti. E dice chiaramente a tutti che non vuole più sentir parlare di ex e di riunioni di Ds e Margherita, di gruppi sanguigni. Un messaggio chiaro, a Milano, mentre si stanno per decidere i capigruppo del Pd a Palazzo Marino e al Pirellone. E dove non deve per nessun motivo al mondo prevalere la logica di appartenenza, ma quella di rappresentatività complessiva. Dove non è interessante sapere da dove proviene chi si candida, ma quello che intende fare per rappresentare al meglio il nuovo partito. Oggi – dopo le delusioni di ieri – mi sento più veltroniano di Veltroni e sono felice perché mi muovo da tempo proprio nella direzione indicata. Speriamo che i nostri dirigenti milanesi e lombardi prendano sul serio le parole del nostro segretario nazionale. E’ troppo importante.

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