Grande festa per l’Expo. Soltanto la B-side della politica italiana poteva strumentalizzare immediatamente la vittoria di Milano, dando contro al governo Prodi in un momento di grande collaborazione tra le istituzioni. Ve l’immaginate uno così che fa il presidente della Repubblica? Non credo che possiamo permettercelo. Come direbbe Lucarelli: non qui, non da noi, non in Italia. Per il resto, mi associo ai festeggiamenti e mi prendo, contestualmente, un impegno. Visto che l’Expo è dedicata all’alimentazione, alla vita e all’ambiente (e Al Gore continua a dire che Milano è avanzatissima in quest’ultimo campo, boh), mi candido fin d’ora a controllare quello che succederà, nei prossimi anni, per quanto riguarda la realizzazione delle opere a servizio dell’Esposizione. Non vorrei, infatti, che ci trovassimo di fronte al paradosso che per celebrare l’Expo dedicata all’alimentazione, alla vita e all’ambiente ci sia bisogno di consumare altre migliaia di ettari di aree agricole (anch’esse dedicate all’alimentazione, alla vita e all’ambiente) o che per dare un’immagine ecologica a Milano e alla Lombardia ci si limiti a operazioni en passant, come l’Ecopass (ecopassant?). Non sarebbe bello né giusto. Nel frattempo, se avete l’indirizzo email di Al Gore, gli mando i dati sullo smog e sulla congestione. Così, per la precisione.

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