Con Davide Corritore, che su Affaritaliani ha proposto la stessa cosa senza che ci fossimo messi d’accordo, abbiamo ragionato nel fine settimana sulla possibilità di promuovere in Lombardia i caucus per scegliere i candidati e per scongelare le liste del porcellum, quel sistema elettorale pornografico che si sono inventati Berlusconi e Calderoli per rendere il meno governabile possibile il sistema politico italiano. Una porcata (per stessa ammissione dei proponenti) che la destra si votò da sola, alla faccia delle larghe intese di cui tutti oggi si riempiono la bocca. Apprendo dalla lettura dei giornali che qualsiasi forma di consultazione partecipata è invece stata esclusa dai vertici nazionali del Pd, e lo trovo grave e sbagliato nello stesso tempo. Grave, perché le primarie servono proprio per scegliere i rappresentanti istituzionali, soprattutto quando non esiste la possibilità di esprimere le preferenze. Sbagliato, perché non c’è miglior critica del sistema politico che ha in mente la destra che offrire un modello diverso. Ci dicono che abbiamo poco tempo: per organizzare un’assemblea in ogni provincia, in cui sia possibile decidere “dal basso” una quota dei candidati, al di là delle scelte nazionali e regionali comunque previste, non mi pare impossibile. Il popolo del centrosinistra si precipiterebbe a partecipare e sarebbe il primo, decisivo atto di una campagna elettorale in recupero. Per noi e per il Paese. Mi appello perciò a voi perché aderiate a questo messaggio, chiedendovi di estenderlo immediatamente ai neo-eletti dei circoli, e chiedo a tutti i nostri dirigenti, a cominciare da Maurizio Martina, di far sì che in Lombardia si facciano i caucus e si lanci una campagna elettorale in grande stile, fin dai prossimi giorni.

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