Un po’ di paracetamolo, un centrocampista, una manciata di parole nuove

Spazio ombelicale. Aut. Min. rich. Ho ancora l’influenza. Pare che venga dalle isole Salomone. C’è chi va in vacanza ai Caraibi e chi è raggiunto da un virus che viene da una delle mille isolette del Pacifico. Sto scrivendo, sto cercando di finire un romanzo che mi porto dietro da mesi, e che forse non voglio finire, perché è troppo legato al mio recente passato. La colonna sonora di oggi, in effetti, è René Aubry, Mémoires du futur, e il titolo non credo sia casuale. Speriamo che i re magi mi portino un po’ di paracetamolo, il centrocampista di cui abbiamo bisogno, e una manciata di parole, che quelle vecchie non mi piacciono più.

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