Come si fa a risolvere il problema della riorganizzazione delle Asl e delle aziende ospedaliere con la costituzione della nuova provincia della Brianza? Semplice, con un blitz, senza confrontarsi né con i sindaci dell’area Nord Milano, né con i sindaci della Brianza. E’ sufficiente un emendamento dell’ultima ora al collegato alla finanziaria, da portare in aula in tutta fretta, per ridisegnare i servizi sanitari di un’area di un milione di persone. Nel capolavoro di inopportunità della giunta regionale troviamo anche errori clamorosi: è il caso di Caponago – Comune già noto alla Regione per cave e autostrade – che viene stralciato dall’Asl di Monza e della Brianza pur avendo già optato per la Provincia di Monza. Nell’altro dispositivo, collegato al primo e riguardante gli ospedali, si legge che le aziende ospedaliere di Monza e Vimercate perderanno semplicemente i ‘pezzi’ non brianzoli, senza un ulteriore approfondimento circa la realtà della nuova Provincia. I sindaci si stanno mobilitando, noi faremo la nostra parte per riaprire la discussione. Anzi, per aprirla, perché per ora la giunta regionale si è limitata a chiuderla. All’assessore Bresciani il Nobel alla sussidiarietà e al coinvolgimento degli enti locali non lo leva nessuno.

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