In una vicenda che ricorda da vicino la similitudine del tacchino induttivista di Bertrand Russell, alcuni assessori regionali temono quello che la stampa presenta come il rimpasto di Natale. In ballo ci sono in particolare la poltrona dell’ambiente e quella dell’artigianato. Motivi diversi, da una parte il conflitto di interessi, dall’altra la riduzione del peso politico, sembrano allontanare dalle loro poltrone due ‘veterani’, che per altro si erano scambiati le deleghe non più tardi di un anno fa, in occasione delle pulizie estive lanciate da Formigoni che rientrava allora dalla breve vacanza romana presso il Senato della Repubblica. Se non faccio nomi, non è solo per rispetto, ma anche perché i nomi contano poco a fronte di una politica che non sembra cambiare e che prescinde totalmente dagli attori protagonisti. La tavola è pronta e al solito imbandita, va solo verificato l’elenco e l’ordine degli invitati, per un rimpasto che sembra ad assomigliare ad un cenone. Un po’ sinistro, in verità.

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