"Un’occasione unica, sarà hi-tech e a impatto ridotto"

Fabio Terragni, presidente di Pedemontana spa, parla della nuova infrastruttura, in modo del tutto simile a quanto sostenuto in questi mesi (si veda il supplemento lombardo del Sole-24 Ore di oggi). "Non intendiamo procedere con un’erogazione a pioggia – spiega Terragni -. Puntiamo, piuttosto, a un piano di progettazione integrata, per esempio un sistema di verde pedemontano che in termini di paesaggio riesca a creare un contesto comune a tutto il territorio urbano attraversato dal tracciato". Terragni aggiunge: "Puntiamo su un tracciato fortemente innovativo, senza barriere. Con tecniche di pedaggio remoto, puntiamo a profilare l’automobilista in base all’orario di accesso, alle emissioni del mezzo, al numero di persone all’interno dell’abitacolo: è assurdo che, come avviene oggi, una persona paghi solo in base alla lunghezza di tracciato percorso". A ciò si aggiunge l’infomobilità: la possibilità di fornire al viaggiatore informazioni sul traffico e sulla sicurezza del tracciato. Tutte soluzioni che caldeggio da tempo e che possono diventare un modello per tutta la regione Lombardia. Per le infrastrutture, per la sicurezza stradale, per la lotta allo smog, per il minore consumo di territorio e per la sua promozione strategica. Bene così.

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