Dopo la proposta dell’autostrada hi-tech, torniamo alla Pedemontana: sta proseguendo infatti la raccolta di proposte e di soluzioni. Il conto è semplice, per renderla sostenibile dal punto di vista ambientale: 150 chilometri di autostrada, 150 chilometri di pista ciclabile. 500 chilometri di corsie, 500 chilometri di filari alberati. 3 chilometri quadrati di asfalto (più altri 3 di territorio consumato), 6 chilometri quadrati composti da aree a parco e un sistema agroforestale di qualità (una superficie pari al Parco di Monza, per intenderci). Obiettivi possibili e realistici, se si riesce a coinvolgere il territorio e a superare il meccanismo della compensazione puntuale per inserire gli interventi in un progetto complessivo. Pensando soprattutto ai Parchi regionali e ai Plis, alle aree ancora verdi (le poche rimaste), al disegno di una Brianza che deve cogliere l’arrivo della Pedemontana per riqualificare la propria viabilità e mettere ordine in un’urbanistica sempre più caotica (che rischia di peggiorare se non è governata). E’ tempo di studiare insieme le soluzioni, per migliorare non solo la Pedemontana, ma la Brianza nel suo insieme.

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