Comunicato stampa. Vigilia della seduta del Consiglio regionale che discuterà la terza leggina ad personam su Monza. Civati (Ulivo): la Regione dimostri che la modifica della legge urbanistica non serve per la Cascinazza. “Il centrodestra in Regione dimostri che la modifica della legge urbanistica non serve per attuare il sacco di Monza. È semplice, basta escludere da questa legge le amministrazioni uscite dalle elezioni della primavera scorsa. Oppure consentire una semplice proroga tecnica e non politica, di non più di 30 giorni”. Lo chiede Giuseppe Civati, consigliere regionale dell’Ulivo, in merito alla legge che sarà domani all’attenzione del Consiglio, e che stabilisce la proroga fino a 180 giorni dei tempi per la risposta alle osservazioni sul piano di governo del territorio (PGT) per quei comuni che non hanno completato l’iter entro la consigliatura appena conclusa. Nel comune di Monza questo significherebbe rimettere in discussione l’area della Cascinazza e la possibilità che la società che ne è proprietaria, facente capo a Paolo Berlusconi, riesca alla fine a costruire il grande quartiere residenziale che la Giunta precedente era riuscita a fermare.
“Ci aspettiamo un moto d’orgoglio da parte dei consiglieri regionali di maggioranza – attacca Civati -, un gesto d’indipendenza rispetto alla parte politica di provenienza. È inconcepibile che per gli interessi di uno solo si scriva e approvi in Regione una legge in una sola settimana, quando per cose ben più importanti occorrono diversi mesi. Oltretutto, con questa legge si rischia di aprire agli interessi più diversi, dando il via ad un mercato che mette a rischio il progetto di città che la giunta Faglia aveva sviluppato attraverso il PGT”.

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