Colpisce che, nel dibattito in vista delle primarie del 14 ottobre, nessuno abbia parlato con decisione del tema dei “costi della politica”. E’ un fatto allarmante, se si pensa che La casta di Rizzo e Stella ha venduto centinaia di migliaia di copie e che tra qualche giorno verrà celebrato il V-day. In questi giorni, mentre registriamo il consueto aumento di stipendio dei parlamentari e stiamo studiando un modo con cui sganciarci dall’automatismo per cui ad ogni aumento ‘romano’ corrisponde un aumento anche per i consiglieri regionali, sarebbe piacevole e forse necessario sentire parole chiare su alcune questioni. Ne cito una per tutte: la pensione dei parlamentari e i famosi due anni e mezzo necessari per maturarla. E propongo che all’insegna di un rinnovato codice etico si organizzi il nuovo partito. Per una politica finalmente sobria, in cui non ci siano comunità montane al livello del mare, auto blu come se piovesse ed una moltiplicazione degli incarichi e delle prebende. Esistono modelli da seguire, nel mare magnum del “magna magna” della politica italiana. Penso ad esempio a Soru o ad alcuni coscienziosi amministratori locali che hanno rinunciato ai privilegi dello status. Credo che si possa e si debba fare, tutto questo, al più presto. Quale migliore occasione della costituzione di un nuovo partito?

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