Ieri sera, alle ore 21, si è chiuso il Consiglio regionale, con l’ormai tradizionale votazione della legge per la caccia in deroga alle direttive europee della peppola e del fringuello. Acceso dibattito tra i banchi della maggioranza: le peppole possono essere cacciate solo dai capanni o anche da cacciatori ‘vaganti’? La destra si è divisa, tanto che la Lega, a fronte di un emendamento restrittivo della Giunta, ha deciso di astenersi, in polemica con la decisione del resto della maggioranza. Sconsolato anche il consigliere Macconi di An. La normativa prevede che – in deroga – si possano cacciare 5 fringuelli, 10 storni e 3 peppole al giorno per ciascun cacciatore, per un totale di 21 fringuelli, 30 storni e 3 peppole nel periodo consentito. Potranno cacciare gli uccellini in questione i cacciatori residenti in Lombardia che alla data del 30 giugno 2007 abbiano acquisito l’opzione ad esercitare la caccia da appostamento fisso (massimo 16.000). Cifre curiose che tentano di sottrarre la Regione Lombardia alla quasi certa possibilità di una multa europea parecchio salata. Dovete infatti sapere che per la caccia in deroga l’Italia è sotto infrazione della Ue e la Corte di Giustizia europea presto ci dirà quanto dovranno pagare le Regioni che, appunto, ‘derogano’. Si parla di un totale di 10 mln di euro per il 2006 e, vista la votazione di ieri, è assicurato che ciò accada anche per il 2007. Alla Regione Lombardia – cioè a tutti noi – toccherà pagare, per consentire ai cacciatori con i requisiti che vi ho illustrato di cacciare 3 peppole nella stagione 2007. Per essere sicuri di non andare personalmente nei guai con la votazione di ieri, i consiglieri di maggioranza hanno chiesto il voto segreto, mentre noi chiedevamo quello palese e per appello nominale. Così, nessuno sarà chiamato a rispondere personalmente. Lo faranno, come sempre, i cittadini (pantaloni) lombardi.

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