Se qualcuno ha pensato che dopo la scoppola di cinque giorni fa avremmo smobilitato, si sbaglia. Di grosso. Giovedì 14 giugno ci ritroviamo con Michele Faglia e le forze della sua coalizione al teatro Binario 7 (prima che il nuovo sindaco gli cambi nome, all’insegna di una damnatio memoriae da quattro soldi abbondamente annunciata). Il volantino lo trovate qui. Ma, ovviamente, non ci fermiamo ad un’assemblea di ringraziamento, doverosa e opportuna. A luglio, dal 12 al 22, terremo a Monza, la Festa dell’Unità. Il marchio tradizionale non deve nascondere il suo significato più vero: una festa dell’Ulivo e delle altre forze del centrosinistra per parlare di quello che sta succedendo “qui da noi”, potremmo dire. E, allora, abbiamo già preso contatti con Enrico Letta, perché ci descriva l’agenda del Governo nazionale, che tanti di noi trovano così oscura. Con Paolo Corsini, sindaco di Brescia, espressione più limpida del buongoverno delle nostre città. Con Filippo Penati, preoccupato come noi dai dati elettorali del Milanese. Vogliamo che sia una sede di dibattito vecchio stile ma con nuove prospettive. Per dare dignità e significato a una sconfitta che fa male ma che, proprio per questo, non deve lasciarci indifferenti. Soprattutto se vogliamo costruire un nuovo partito che abbia un senso decisivo per la riforma della politica: non solo la nostra.

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