I pippopolls di questa mattina dicevano ballottaggio, con un testa a testa sindaco-liste tra Faglia e Mariani. Abbiamo invece perso di dieci punti, dieci punti che non erano previsti, cinque in più a loro, cinque in meno a noi. Colpa di una tempesta elettorale che ha coinvolto tutto il Nord, dove siamo andati malissimo più o meno ovunque, con dati che, se possibile, peggiorano il risultato delle politiche dello scorso anno. A Verona, che come Monza aveva visto il successo del 2002 delle forze di centrosinistra, abbiamo perso addirittura 60 a 33. Un disastro. A Rho il centrodestra ci doppia, perdiamo a Carnate e in tutte le altre cittadine della Brianza. Soffriamo anche in città tradizionalmente nostre, a Sesto appena sopra il 50%, a San Donato al ballottaggio. Siccome però non siamo a Milano e qui siamo abituati a prenderci le nostre responsabilità, dobbiamo riflettere su alcuni elementi che balzano agli occhi. A Cazzaniga, dove il voto è d’opinione, è stata una vera e propria disfatta. A San Rocco, ha certamente pesato la questione degli odori, benché Faglia avesse fatto il possibile per mitigarli e il consenso è sceso proprio nel quartiere in cui erano state realizzate più opere e più interventi. A San Donato, nonostante l’incubo Cascinazza, abbiamo perduto voti a favore della destra, che proprio per la Cascinazza si è tanto spesa in questa campagna. Soltanto a Cederna e a San Giuseppe i dati sembrano più confortanti. I limiti della nostra campagna elettorale evidentemente sono stati tanti, e sono il primo a volerli interpretare e comprendere. Lo faremo nei prossimi giorni. Ora non resta che dispiacersi per il grande lavoro fatto dalla giunta migliore di sempre, che non ha vinto per colpe che sono soprattutto non sue. E per un sindaco a cui va tutta la nostra stima, oggi più che mai.

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