Ho deciso di affidare al blog le ragioni della mia indisponibilità a candidarmi per le elezioni comunali di Monza, anche alla luce delle sollecitazioni – numerose – che sono pervenute via email. Prima di tutto, vorrei fare capire a tutti che si tratta di una decisione collettiva, perché in politica – almeno, in quella ‘buona’ – succede così. La decisione fa segno ad una questione di opportunità: per troppi anni ho fatto troppe cose, cercando di farle al meglio, ma essendo spesso rimproverato per la sovrapposizione di incarichi e di responsabilità. Già nel 2002 avrei preferito desistere e coordinare la campagna elettorale senza avere il patema delle preferenze. Nel 2004, poi, le contingenze mi portarono a candidarmi in un collegio impossibile per sostenere la campagna elettorale di Filippo Penati. Nel 2005, vivevo per metà del tempo a Barcellona, e la candidatura arrivò inaspettata e gradita. Ora, essendo diventato consigliere regionale, credo sia giusto desistere ed evitare un terzo mandato in Consiglio comunale, dove ho trascorso un terzo della mia vita. I Vinavil non mi sono mai piaciuti. E, ancora, un altro Civati è in lista – sapete quanto siano delicate le omonimie in questo caso -, altri possono svolgere più compiutamente il ruolo di consigliere e tutti i 40 candidati dell’Ulivo sono prestigiosi e qualificati. E per quanto riguarda il mio impegno, sarà totale, comunque, per far vincere l’Ulivo e Michele Faglia: con tutto me stesso, voglio dare il massimo contributo possibile a una vittoria che sarebbe ancora più grande e più bella di quella del 2002.

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