Non abbiamo a disposizione le risorse della destra. Non possiamo permetterci di riempire la città di manifesti immensi. Non è nemmeno il nostro stile, quello di investire in una campagna elettorale cifre colossali. Però, dalla nostra, abbiamo la passione e l’entusiasmo. E non è poco: anzi, è di più. E, allora, dobbiamo studiare ‘mosse’ diverse. E, se si vuole, più democratiche. Per questo avanzo l’idea che tutti i sostenitori di Michele Faglia si propongano quali “comitato elettorale personale”: innanzitutto, verso i vicini di casa, invitandoli a una discussione sulla città, all’aperitivo o a cena, con i nostri consiglieri, con i nostri assessori, e – perché no – con lo stesso Michele Faglia, recuperando il ‘materiale’ a disposizione presso la sede di via San Gottardo o scaricandolo dal sito di Michele. Insomma, ciascuno deve fare la sua parte. E alla fine, vedrete, avremo vinto tutti. E tutti insieme. Come nel 2002.

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