La Signora in rosso, anziché citare i grandi intellettuali eroi della sinistra, parla di Odile, una madre single, Karim da Tolone e di Diam’s, un rapper francese. Scrive così l’Economist, dedicando un servizio a Ségolène Royal, nel quale viene descritto – molto criticamente, per la verità – il discorso di presentazione del suo “patto presidenziale”. Quello che mi piace sottolineare è che Royal ha presentato il suo progetto soltanto dopo aver concluso una lunga fase di ascolto, nella quale ha organizzato più di 6000 incontri nelle città di tutta la Francia e 135000 contributi ‘postati’ sul suo sito web. Se posso, mi piace pensare che anche Faglia stia lavorando in questa direzione, organizzando numerosi momenti di confronto e di dialogo con i cittadini di ogni zona della nostra città, partendo proprio dalle loro considerazioni e dalle loro proposte. Un fatto importante per chi ama una politica aperta e davvero democratica, decisa alla luce del sole – au grand jour, vorrebbe la Signora in rosso – anziché nelle segrete stanze di oligarchi più o meno in buona fede.

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