La commossa manifestazione di ieri, che ha salutato la salma di Welby, è l’immagine di questo Natale. Come lo è la lettera di Veltroni e quella corona “il sindaco di Roma” che dimostra che ancora c’è qualcuno in Italia che dice (e fa) le cose in cui crede, anche se qualcuno avrà certamente da ridire. E’ il Natale di chi soffre, di chi non ha rimedio, a cui dovrebbe andare la pietà di tutti. Senza strumentalizzazioni, senza prese di posizione, senza chiusure di sorta. “Naturalmente”, verrebbe da dire, in un periodo in cui il concetto del “secondo natura” viene continuamente malinteso e ridotto a slogan. Che sia, perciò, un buon Natale per tutti quelli che cercano e si interrogano sul significato della vita, senza pregiudizi, senza preclusioni. Auguri di cuore.

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