L’ennesima curiosa coincidenza della legge urbanistica regionale

La Giunta regionale ha deliberato l’ennesima correzione della legge urbanistica, ricorrendo ancora una volta a interventi mirati (è proprio il caso di dirlo). Una legge votata alla fine della scorsa legislatura che in un solo anno ha già visto tre significative modifiche: era fatta proprio bene, se il legislatore deve continuamente intervenire per modificarla. Ma c’è di più: ogni volta che si tocca la Legge 12, deve essere una coincidenza, spuntano norme fatte apposta per risolvere questo o quel problema…
«Con questa modifica – dice Marco Cipriano, vicepresidente del Consiglio regionale – la Regione sottrae al Consiglio comunale di Milano, unico in Lombardia, il controllo sulle scelte strategiche in campo urbanistico, lasciando mano libera alla giunta Moratti per gli interventi presenti e futuri». Pensate alla Fiera: la definizione di tutta l’area viene definitivamente consegnata alla competenza della sola giunta comunale, mettendo così fuori gioco il Consiglio comunale e le istanze dei cittadini, ai danni della trasparenza e della partecipazione (non si capisce bene che cosa esistano a fare, i Consigli comunali). Una vera e propria escalation: dopo la Cascinazza, le moschee, i sottotetti, Malpensa, Montichiari, i boni propositi dell’assessore riguardano Milano. Poteva mancare una norma pensata appositamente per il capoluogo regionale? Noblesse oblige: anche Milano, finalmente, ha la sua norma urbanistica ad hoc.

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