Tre anni fa, quando iniziò la storia del Festival delle Città possibili, Monza aveva quasi tutto da imparare dalle altre città. Anni, lustri, decenni di stasi e di incapacità l’avevano relegata agli ultimi posti della classifica del buongoverno e delle politiche amministrative di qualità. Ieri sera, chi ha partecipato al dibattito dedicato all’energia delle città, con l’intervento di Corrado Boccoli, Bruna Brembilla, Giancarlo Riva e Alfredo Viganò, si è reso conto che Monza si è messa in moto, raggiungendo standard di qualità – in alcuni campi – che non hanno nulla da invidiare ad altre realtà amministrate da tempo con coscienza e cura per il territorio e per l’ambiente. Si è parlato degli investimenti di Agam – cogenerazione, solare e mini-idroelettrico – e delle norme ambientali contenute nel PGT (tra cui spicca il principio di competitività, per cui sono premiati i progetti più sostenibili dal punto di vista ambientale, sulla base di criteri molto precisi) e si son sentite parole nuove per la nostra città. Stasera si prosegue: alle 18, discussione della proposta di lanciare un Festival per l’ambiente e la cultura ambientale; alle 21, dibattito con le buone pratiche (le migliori) nell’ambito della diffusione di internet, del cablaggio e del wi-fi. Ci saranno Cremona, Mantova e Milano, con il consigliere (d’opposizione, purtroppo) Davide Corritore. Come sempre, siete i benvenuti.

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