Sippor mi scrive quanto segue: incuriosita dal sondaggio Governance poll pubblicato da Il Sole 24 ore, che senza alcuna pietà ci svela come il trevolte governatore Formigoni continui a godere del credito incondizionato dei lombardi occupando da secchione il primo posto nella classifica dei Presidenti di regione più apprezzati d’Italia, mi avventuro nel sito della Regione Umbria all’inseguimento della seconda classificata, Maria Rita Lorenzetti, la First Lady del Centroitalia, pupa folignate classe 1953 due volte governatrice e quattro volte deputata. Mi sembra di cogliere fin dalla prima schermata qual è la formula vincente della piccola Umbria: ambiente, pace, ambiente. Di questo parlano le news regionali in primo piano: degli auguri che la Presidente ha inviato al sindaco di Montefalco eletto “Presidente delle città del vino”; dell’appello per la pace che ha rivolto all’Europa nella sua veste di Coordinatrice per le Regioni italiane delle attività per la pace e la cooperazione in Medio Oriente; di “Umbri@mbiente 2006” una settimana di incontri per costruire insieme il futuro sostenibile della regione. E del progetto Bandiere Arancioni, che anche l’Umbria si appresta a varare dopo le positive esperienze di altre regioni italiane: si tratta del marchio di qualità turistico ambientale ideato dal Touring Club Italiano e destinato alle piccole località dell’entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità, sulla falsariga delle Bandiere Blu Blu assegnate ai paesi costieri per la qualità delle acque e delle spiagge. Dalla cartina interattiva scopro, senza grande sorpresa, che a guidare la classifica delle Bandiere regionali c’è la Toscana, con 29 località arancioni, seguita dall’Emilia con 18, il Lazio con 17, le Marche 14, la Liguria 10. E la Lombardia? La Lombardia non c’è. Semplicemente non partecipa a questa iniziativa, nonostante un timido tentativo della Comunità montana Valcavallina, in provincia di Bergamo, che ha presentato un progetto ma dovrà “riqualificare l’intera area interessata” prima di essere ammessa alla selezione finale. C’è invece il Veneto, nonostante il (povero) Galan sia secondo soltanto a Loiero tra i meno apprezzati governatori d’Italia.  Sarà che l’arancione era il colore scelto dall’ultimo avversario di Formigoni, Riccardo Sarfatti, che distribuiva sciarpe e gadgets di quel colore durante la campagna elettorale del 2005, sarà che il secchione lombardo col pallino per l’ideale della bellezza passa troppo tempo sulle carte e troppo poco a godere del piacere che il nostro territorio saprebbe dare a chi lo ama, lo rispetta, lo valorizza e lo rende fruibile a tutti. Enjoy Lombardia.

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