Primo Consiglio regionale dopo le ferie. Uno pensa: faranno sul serio. E invece no. Dopo aver approvato la legge sul mercato del lavoro, con il contributo migliorativo del centrosinistra, segnatamente dell’Ulivo, e un voto di astensione da parte nostra (rimane da capire come sono gestiti i finanziamenti della legge e non ci siamo fidati), si è passati a discutere un’innocua mozione di solidarietà al Vaticano per gli attacchi ricevuti da alcune frange del fanatismo islamico ed è successo il finimondo. An ha presentato un testo che sembrava un trattato sulla cultura islamica – in cui si affermavano cose molto curiose, alla Pera per intenderci -, la consigliere Dalmasso avanzava una proposta più moderata e più simile a una mozione, noi passavamo tutto il giorno a cercare un testo condiviso, con l’obiettivo di mettere d’accordo tutti e di non dividerci almeno su questo argomento così delicato. Forza Italia si diceva disponibile e dopo il taglia e cuci tipico del lavoro d’aula, è arrivato Corsaro a dire no per conto degli alleati nazionali. Dovete sapere che Corsaro ha un po’ l’ambizione di rappresentare il pensiero della destra post fascista e di presentarsi come intellettuale di pregio. A fronte dell’ambizione, i risultati si sono rivelati molto scarsi. Grazie alla sua impuntatura è andata a finire che anche la Lega voleva optare per un testo più soft: alle 22 non c’era più il numero legale e siamo andati a casa. Senza votare la solidarietà e facendoci una figura a dir poco vergognosa, con i consiglieri del centrodestra che accorrevano da ogni pizzeria e ristorantino del quartiere, attardandosi un po’ troppo: con buona pace di Ratzinger e della questione islamica.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti