Il consigliere Mario Agostinelli, capogruppo di Rifondazione comunista, mi ha fatto partecipe di una sua campagna che immediatamente faccio anche mia. Si tratta dell’apparizione di numerosissimi pali dalla strana forma lungo le principali arterie della Lombardia. Molto vicini al ciglio della strada, questi pali sono un’invenzione della Regione Lombardia e sono installati con finalità di comunicazione istituzionale e commerciale senza passare dai Comuni e senza riconoscere ai Comuni il dovuto in termini di tassa sulla pubblicità. Una storia oscura, su cui ritorneremo, perché le modalità dell’appalto sono del tutto discutibili e vanno al più presto verificate. Aggiungere i pali è indubbiamente una scelta sbagliata, pensando al fatto che le strade provinciali e statali della Lombardia sono il tempio del cartello di troppo (per non dire abusivo) che contravviene a qualsiasi indicazione del Codice della strada. Troppi cartelli, anche senza che Formigoni ne aggiungesse di suoi. Qualcuno il problema se l’è posto: a Monza, ad esempio, è partito un progetto di depalificazione delle strade, grazie al ricorso esclusivo, dove si può, agli unici pali che non si possono togliere: quelli della luce. Tutto il resto, si può togliere. Ci proveremo anche con i pali della giunta regionale.

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