Ammazzando il tempo è lo strepitoso titolo dell’autobiografia di Paul K. Feyerabend, ma potrebbe tranquillamente essere attribuito anche alla vicenda esistenziale di Roberto Formigoni. L’Amleto del Pirelli dichiara oggi infatti che "la vita parlamentare a Roma è fatica senza lavoro e ozio senza riposo, il peggio del peggio". Per evitare di dire come andrà a finire, precisa immediatamente che non smetterà "di oziare senza lavorare", perché troverà "il modo di lavorare anche oziando". A parte che il linguaggio sta diventando vieppiù oracolare, c’è da fare una considerazione importante. I biografi di Formigoni sanno che Formigoni a Roma c’è già stato, per un lungo periodo. Si legge nella sua biografia ufficiale: "Entra per la prima volta al Parlamento italiano nel giugno del 1987. Rieletto nel 1992 e nel 1994, nel 1993-94, Roberto Formigoni è Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente". Dobbiamo quindi pensare che dal 1987 al 1994 Formigoni oziasse? Per sette lunghi anni? E che condividesse, senza battere ciglio, un clima di "ozio senza lavoro"? Un’ammissione terribile, per il presidente della Regione più operosa che c’è…

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