In questi giorni si parla molto di Villa reale, del progetto della sua riqualificazione e della destinazione a cui il complesso monumentale andrà incontro nei prossimi anni. Avanzo una proposta antica, ma di qualità sempre valida: la Villa reale come punto di partenza di un itinerario di visite alle ville di delizia, che rappresentano uno dei patrimoni storici più importanti della Brianza. Monumenti al loisir potrebbero finalmente essere riaperte e collegate tra loro, in un itinerario di sicuro interesse culturale, che fa segno alle tradizioni più profonde di Milano e della Lombardia, con collegamenti con altre province (penso a Como e al tratto di lago fino a Cernobbio o a Lecco e al suo progetto di ecomuseo), possibilità di integrazione con percorsi enogastronomici, e con altri itinerari (il romanico, su tutti). La Villa reale potrebbe essere insieme straordinario ingresso e ‘porta’ verso la Brianza, degno di per sé di essere visitato e conosciuto e anche centro di informazioni. Un esempio, si parva licet, c’è. Si tratta delle Ville del Brenta (visitare per confrontare). Ma c’è anche una prospettiva già avviata. Pensiamo a Villa Sottocasa, a Vimercate, sede del neonato MUST, grazie al recupero voluto dall’amministrazione Brambilla, fiore all’occhiello del Vimercate-Renaissance di questi anni. O alla Villa Borromeo di Arcore, che attende di conoscere una propria destinazione, e che è un altro esempio straordinario per raccontare, ai brianzoli, prima di tutti, chi siamo e da dove veniamo.

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