Piove sulle finestre di via Arosio, nella sede dei Democratici di Sinistra di Monza. Una pioggia sottile, mossa però da un vento che agita le bandiere. Abbiamo vinto le elezioni alla Camera dei deputati. Per qualche migliaio di voti. Ottenendo una maggioranza di quasi settanta deputati, grazie alla legge elettorale voluta da Berlusconi per vincere, che l’ha aiutato, ma non abbastanza. La sua corsa si è fermata a un passo (lo 0,1%) dall’Unione. E così, alle tre del mattino di un giorno di aprile questo Paese cambia, con una fatica paragonabile soltanto alla lunghezza di questa campagna, che sembra durare ormai da sempre. Al Senato la Cdl è avanti di un seggio, ma questo non toglierà a Prodi la possibilità di costituire un governo forte e importante. Nel centrosinistra si segnala il risultato dell’Ulivo, straordinario, se si pensa che la somma dei partiti che lo compongono si ferma molto al di sotto (-4%) rispetto al risultato della lista unitaria. Quando parlavamo di Partito democratico, anche questo volevamo dire. Ne dovremo parlare, da domani, per il bene di tutti.

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