Ho trovato per caso questa intervista a Rosy Bindi. Si definisce girotondina convinta, ma dice di non voler partecipare a una manifestazione perché è organizzata da Di Pietro. Quella del 5 dicembre non lo è: il criterio vale ancora? E le parole di ieri, a proposito delle «cento, mille, diecimila piazze», vanno bene anche oggi?

«Mi chiedo: il paese ha bisogno di emozioni per reagire a questo humus culturale ed etico o piuttosto gli sono necessarie motivazioni profonde. Serve creare un movimento contro il berlusconismo, non dimentichiamo che il premier è il proprietario della più grande industria culturale del paese: non una piazza, ma cento, mille, diecimila piazze in tutta Italia per la raccolta delle firme a difesa della democrazia e della Costituzione».

Parola di Rosy Bindi, 2008.

P.S.: update, guardate qui, a proposito di Bindi 2009 (ieri, perché martedì diceva cose molto diverse). A me pare che dia ragione a quello che sostenevo, no? Eppure mi prendevo del movimentista, no?

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