La Lega, com’è noto, ha presentato un Progetto di Legge per salvare il Gran Premio di Monza. Così almeno lo presentano. In realtà si tratta di un dispositivo probabilmente illeggittimo dal punto di vista della competenza (che non è regionale), del tutto elettoralistico nella proposta e nei tempi con i quali viene presentato, perfettamente strumentale nel voler superare l’ordinanza del Tribunale che vieta le gare senza silenziatore nel tracciato monzese. Formigoni, persona seria, ci si è immediatamente buttato e, tra un’inaugurazione e l’altra, l’ha sottoscritto. Domattina ne discuteremo in Commissione Sport (non Ambiente o Sanità, come sarebbe stato lecito attendersi) e cercheremo di introdurre elementi che facciano pensare – oltre alla necessità di salvare la gara di Formula 1 – anche alla tutela della salute dei nostri concittadini, con una soluzione più equilibrata e ragionata dell’attuale proposta della Lega (che, tra l’altro, fa strame dei piani di zonizzazione acustica di cui i Comuni debbono dotarsi). A testimonianza della fretta (cattiva consigliera), notiamo che i firmatari del Progetto in questione (sbadati consiglieri) fanno riferimento nel testo all’articolo 2 della Legge 26 del 2002, che riguarda però le attività motorie, e non le attività motoristiche. Proprio così: grazie ai consiglieri di Rifondazione comunista che se ne sono accorti, abbiamo scoperto che per alcuni non c’è differenza tra motorio e motoristico. A questi signori vogliamo proprio affidare ancora il governo della Regione e del Paese? Pensiamoci su.

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