Alberto da Giussano è diventato suo malgrado simbolo del partito di Bossi. Tornato da Roma, dopo cinque anni di governo a guida leghista (Berlusconi essendo supercondizionato dai padani), Alberto sembra deluso, a tratti disperato. Nessuno degli impegni che aveva preso con la sua gente è stato rispettato: delle grandi opere solo la prima pietra, dei poteri ai Comuni un pallido ricordo, del federalismo fiscale neanche a parlarne. Ora se ne torna nella sua Brianza, meditando, come tanti, di cambiare carroccio, all’insegna di una politica di vero federalismo. Clicca qui per comprendere il disagio dell’eroe lombardo e per valutare l’ampolla di sapone del leghismo di governo.

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