Dal mio intervento sul Giorno Brianza:
Più passa il tempo, più mi rendo conto che il dibattito intorno alla
costituenda Provincia di Monza e della Brianza risente di troppi
condizionamenti ideologici, nel senso più proprio, che provengono,
cioè, da polemiche destra-sinistra, retropensieri, posizioni di
principio.
Credo che sia venuto il momento di aprire un dibattito au grand jour
nel quale le posizioni si confrontino nel merito, si dia spazio a un
progetto, condiviso dove può esserlo, e terreno di sfida culturale e
politica dove le divisioni sono reali e realmente inconciliabili.
L’errore più grave che potremmo fare è quello di costruire una
Provincia che parli solo al ceto politico, un’istituzione che nasca già
appesantita,
La competitività del sistema brianzolo non è né di destra né di
sinistra. Ci parla della vita delle aziende e dei cittadini. La
questione lavoro, che si presenta in forme antiche e però nuovissime,
va ridiscussa, con strumenti nuovi, capaci di interpretare una realtà
sociale profondamente trasformata. Il problema delle infrastrutture ci
invita a fare blocco comune, per raccimolare le risorse – che stentano
ad arrivare – e per trovare le migliori soluzioni, con il protagonismo
delle comunità brianzole, dei Comuni e della cittadinanza. Per evitare
risultati alla maniera della Tav, da una parte, e per evitare però che
i nostri rimangano trasporti a bassa velocità, pessimo servizio, e che
tutti, tutte le mattine e tutte le sere, siamo in coda in auto e
affollati in treno e sui bus.
Se la Brianza vorrà avere un ruolo centrale nell’elaborazione politica,
non sarà una vittoria di Penati o di Formigoni, di Faglia o di chissà
chi. Sarà una vittoria per tutti. E un nuovo ente che cerca di
affrontare i problemi, al passo con i tempi e con le esigenze
straordinarie che il nostro territorio da tempo manifesta.
Ci vuole maturità. Questo si aspettano i cittadini brianzoli. L’epoca
degli slogan è finita. Ora si tratta di costruire un gruppo dirigente
per una zona tradizionalmente debole nella sua rappresentanza politica,
che però negli ultimi anni si è molto rafforzata. La costituente della
Provincia è un tema troppo serio per essere banalizzato, con polemiche
da campanile o di schieramento. Apriamo un dibattito. Come vuole
Popper: bisogna sposarsi con i problemi, e fare tanti problemini.
Cercando, aggiungo, di risolverne almeno qualcuno. In Brianza, nel
cuore della Lombardia. Dove le sfide sono più appassionanti e cariche
di significato e di senso presente.

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