Nel 1997 avviammo una campagna per Adriano Sofri, che proprio allora varcava la soglia del carcere di Pisa per scontare una pena di anni 22. In questi anni ci siamo preoccupati per lui e per la grazia che non arrivava. Oggi a maggior ragione ci spaventano le sue condizioni di salute e l’accanimento di alcuni leader (?!) del centrodestra che continuano a negare un’evidenza. E’ il caso di ricordare che Sofri è ancora in galera – dichiarandosi tra l’altro innocente – nonostante sia completamente recuperato alla vita sociale e abbia già scontato più di un terzo della pena comminatagli dopo una delle vicende giudiziarie più assurde del mondo occidentale. Speriamo che – oltre alla sospensione della pena prevista per motivi di salute – Castelli faccia finalmente pervenire al Quirinale l’incartamento dedicato a Sofri Adriano. A meno di non voler pensare, ancora una volta, che su tutto l’affaire Sofri gravi una pesante (e pregiudiziale) questione politica.

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