Per la Procura della Repubblica di Milano, dove sono atteso martedì alle ore 15.

Oltre a ricostruire voce per voce le spese che mi sono contestate – come avevo per altro già fatto – vi ricordo il testo della legge e del regolamento che riguarda l’attività del Consiglio regionale e dei suoi gruppi e consiglieri.

Le voci che mi sono state contestate si riferiscono, come previsto dal regolamento consiliare, per «organizzare attività ed eventi a rilevanza esterna o interna quali, ad esempio, convegni e seminari», «tenere rapporti a tutti i livelli di responsabilità con gli organi di stampa d’informazione quotidiana e periodica, della radio e della televisione, in ordine alla pubblicazione di articoli ed alla diffusione di notizie», «organizzare conferenze stampa» e, ai sensi della legge 34 del 27 ottobre 1972, articolo 2-ter, «al fine di assicurare l’espletamento del mandato consiliare» per «formazione», «aggiornamento», «consulenze esterne occasionali», «documentazione» e «divulgazione». Nient’altro. Non solo non ci sono «caviale, champagne e aragoste», ma tutto è riferito ad attività svolte nell’ambito del mio mandato da consigliere.

Così, anche in questo, sappiamo di che cosa parliamo.

P.S.: iniziando ad entrare nel dettaglio, come ho già fatto a proposito delle altre spese, vi segnalo che, dall’atto giudiziario, le spese sono così suddivise:

viaggi in treno, 223,5 euro; un viaggio in aereo (perché ritenuto più economico del treno), 189,19; posteggi in aeroporto, 197; corse in taxi, 845,5 (di cui per trasferimenti da e verso aeroporti e stazioni, collegati alle voci precedenti, 405,9).

Il totale è di 1455,19.

Il dato si riferisce a due legislature, negli anni 2008-2012.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti