Lascia che io sia il tuo brivido più grande

Il tormentone 2005 di Nek è già diventato lo slogan di Trenitalia. Sui treni più caldi d’Europa, infatti, la temperatura è direttamente proporzionale al prezzo del biglietto, che subirà – proprio ad agosto, treno mio non ti conosco – un significativo rincaro in queste settimane, che graverà soprattutto su tutti coloro che prendono il treno mattina e sera per andare al lavoro. I vertici di Trenitalia sono astuti e scaltri: aumentano il prezzo del biglietto quando il pendolare è in vacanza e dall’ombrellone, tra una settimana enigmistica e un castello di sabbia, proprio non gli riesce di organizzare proteste e manifestazioni. La Giunta regionale non batte ciglio e approva gli aumenti. I DS, come ogni anno, si ribellano: «Sono aumenti ingiustificati che saranno più significativi nelle tratte ad alta frequentazione. È però inaccettabile che si approvino, oltretutto come al solito in piena estate, aumenti tariffari a cui non corrisponde alcun miglioramento del servizio. Servizio che continua a causare innumerevoli disagi agli utenti, con ritardi consistenti e continui e con episodi quotidiani di rotture di motrici, di blocchi dei condizionatori d’aria e dei sistemi di riscaldamento, di mancata pulizia delle carrozze».

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