Sale la temperatura della campagna elettorale. Si parte presto raggiungendo, con il Moltenino, la cittadina di Biassono, il Comune con i giardini padani (sigh). A Biassono ci attende un buon caffé e un giro del mercato con il compagno Meregalli, detto il Mere, che fa l’avvocato a Monza. Si passa a Vedano, a salutare il sindaco Ottone e il vicesindaco Boerci e, poi, a Muggiò, sempre al mercato, con il vicesindaco Maria Fiorito, che conosce tutti (ma proprio tutti) i cittadini muggioresi e sta facendo una campagna elettorale che meglio di così non si può. A Barlassina arriviamo dopo aver attraversato tutta la Brianza, e non troviamo nessuno: banchetto sospeso per pioggia battente. Non ci perdiamo d’animo e cogliamo l’occasione per passare a salutare il compagno Nocito, a Cesano, dove hanno fatto campagna elettorale anche a Pasqua. Cose da non credere. Pausa pranzo veloce e poi, senza soluzione di continuità, incontro con i pensionati a San Rocco, dibattito con il mondo del volontariato e con Patriarca del Forum del terzo settore a Monza (iniziativa promossa da Emanuela Baio, molto interessante e dagli sviluppi importanti), assemblea degli iscritti a Villasanta, intervento all’Arci Blob ad Arcore, passaggio sempre ad Arcore ad un’iniziativa dei DS sulla finanziaria e, infine, arrivo a tarda sera a Velate, per concludere l’assemblea dell’Unione, coordinata da Giovenzana e davvero molto partecipata e ‘calda’. La serata è fresca e frizzante, e dispiace non essere potuti passare da Bovisio, però proprio non era possibile (recupereremo domattina al mercato).

In compenso, con l’inesauribile Rampi, abbiamo deciso di concludere la giornata con un kebab, sul Lambro, a Monza, sotto casa mia. Lì il kebab e il felafel li fanno quelli dell’Antica pizzeria Manara. Giuro, si chiama così. E preparano, gli egiziani ispirati dal patriota delle 5 giornate, oltre ai piatti esotici, anche la pizza e i panzerotti. Secondo me, stanno tentando un’operazione culturale. Di integrazione. Con quel nome lì, sull’insegna, il Lambro che passa lì davanti e le salse piccanti insieme alle palline di ceci. La chiamano globalizzazione, e questo è certamente il suo lato gustoso. Rimane il problema della digestione, ma dovremmo cavarcela: alle 9.30, domattina, ci aspetta un caffé con Enrico Letta, in visita a Seregno. E non possiamo mancare.

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