Dopo Lissone, Nova milanese

Di grande interesse la tappa lissonese della campagna elettorale. Là, dove è forte la tradizione del mobile e della cultura imprenditoriale brianzola e dove governa ahinoi la Lega, il dibattito ha riguardato le questioni della sanità e quelle dell’economia e del lavoro. Uno spaccato della società lombarda su cui riflettere, prima che sia troppo tardi. Prima cioè che la spesa sanitaria dei ticket e dei voucher (chi parla male, pensa male) e della ‘concorrenza’ di Formigoni, metta in ginocchio il diritto alla salute. E prima che la globalizzazione mangi vivi i nostri imprenditori, in attesa di servizi, di infrastrutture (viabilistiche e, perché no?, telematiche), di un sistema a rete che rilanci quella vecchia idea consortile, di cooperazione e di distretto che rimane la nostra unica speranza. Per competere, sul piano della qualità e dell’innovazione.

Passando al semiserio, si segnala una proposta interessante sulle auto a metano, che in altre Regioni non devono pagare il bollo, esperienza che potrebbe essere adottata anche in Lombardia, insieme al raggiungimento di quell’obiettivo di 100 distributori di metano che era contenuto nell’incredibile Libro azzurro della Regione e che ovviamente è stato disatteso (a tutt’oggi i distributori sono solo 35, da 29 che erano prima dei proclami). Insomma, investire sul metano è una priorità. Non per Formigoni. Lui, al metano, continua a preferire Oil for food.

Stasera a Nova milanese – dove c’è un bel partito, attivo e partecipato – e a Monza, nel quartiere di San Rocco, amministrato da tempo dalla Sinistra, in cui si stanno vedendo grandi risultati: il viadotto, la riqualificazione di via Montesanto, l’investimento dell’Alsi per la riduzione degli odori dell’impianto di depurazione dell’Altolambro, il nuovo centro civico dove si terrà l’iniziativa e dove numerose attività ricreative e culturali danno ‘vita’ al quartiere. All’insegna, come sempre, del buongoverno.

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