Loading: De Gregorio apre così il giornale, stamattina. «Caricamento in corso» e «tempo dell’attesa». Una lettura che condivido. Come condivido, anche perché si esprime quasi con le stesse parole che ho usato ieri, il fondo di Massimo Giannini, su Repubblica (qui): «Era difficile, per Veltroni, osare di più. Il partito era in piena bufera. Invece di tornare indietro, o implodere, ha fatto un piccolo passo avanti. Quanto basta per reggere l’urto delle procure, e per proiettarsi almeno fino alle elezioni europee. Ma il colpo d’ala no, quello onestamente non c’è stato. E la grande e vera innovazione, anche stavolta, sembra più teorizzata che praticata. Come diceva Mino Maccari, “o Roma, o Orte”». Ecco. Anche l’«o si cambia, o si muore» era già stato usato da Fassino prima di Pesaro, con tanto di citazione holderliniana («là dove c’è il pericolo, cresce anche ciò che salva»). Per rimanere in metafora, speriamo solo di non ‘impallarci’ di nuovo. P.S.: qualcuno ha notizie di Luca, le comunicazioni si sono interrotte alle 19.34…?

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