Tra le tante cose promesse in questi mesi, si è persa una questione che non è certo minore.

Riguarda casi come Uva, Cucchi, Ferulli, Aldrovandi e ora Magherini.

Perché non procedere, con la verve che contraddistingue il governo, a una norma che preveda il codice identificativo per gli agenti di polizia e la presenza di telecamere nei luoghi di detenzione provvisoria e sulle macchine di servizio? Perché è un po’ triste che ci si debba affidare a video presi dai telefonini alle finestre per sapere come sono andate effettivamente le cose.

Una misura di civiltà, una risposta politica. Lo chiedo personalmente al premier in carica e ai gruppi parlamentari di maggioranza e di minoranza, sapendo che esistono già numerose proposte in questo senso in Parlamento e che il governo potrebbe fare subito una cosa giusta.

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