In molti, nel centrosinistra, ritengono che sia politicamente scorretto denunciare queste ‘cose’. Che faccia parte della demonizzazione dell’avversario e di una cultura giustizialista e che in sostanza la politica non se ne debba occupare. Leggendo Marco Travaglio che commenta la sentenza definitiva di condanna di Cesare Previti si capisce invece come sia importante annotare le ‘cose’ che succedono in questo Paese, come quella di ottenere il controllo di una casa editrice attraverso un episodio clamoroso di corruzione dei magistrati, per decostruire alcune leggende che attraversano lo Stivale. Per esempio circa chi si è fatto da solo, in quanto grande imprenditore e uomo libero. Sì, ciao.

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