Abbiamo detto di People causa editrice, tempo fa. E continuiamo a pensarlo.

Abbiamo parlato della necessaria «circolazione» di idee e di cultura, in un paese che sguazza nell’ignoranza rivendicata con orgoglio.

Ieri abbiamo avuto un’ulteriore, piccola “illuminazione”, tra le prove di Camilla Filippi per il suo spettacolo che riprende il Bückler di Non esistono piccole donne portandolo da Twitter a teatro e il PeoplePodcast con Marco Tiberi e Alessio Viola, in cui ci siamo convinti che Viola debba diventare stand-up comedian (perché lo è già): ci ha suggestionato l’idea di qualcosa che parta dai social e arrivi su un palco e ai social ritorni.

Mentre pensavamo a tutto questo Vittorio Ondedei improvvisava un concerto sotto la pioggia a Bergamo, dove doveva presentare i due libri dei Camillas ma le condizioni meteo avverse glielo hanno impedito (quasi). E così il cerchio si chiude. Perché People circola, nel senso del movimento fisico, così come deve circolare la cultura (lo si dice per l’economia, ma siamo ancora ben lontani dal vederne gli effetti) e il crossover è incrociato e multipolare. Non può che essere così, quando si tratta di cultura, di libri, di parole, di interpretazioni, di musica, di teatro. E, chissà, di cinema.

Se ci aggiungete una rivista come Ossigeno in cui tutto questo “precipita”, forse capirete che cosa intendo dire.

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