Non è vero che è andato tutto bene, né che siamo tornati come prima. Pare che il mondo si sia rovesciato, proprio.

Tutti a parlare dei ristoratori, ristorati, mentre le cucine sono piene di sfruttamento e di proposte indecenti dal punto di vista salariale, così come tutta la filiera dell’alimentare e del turismo, che segna il tutto esaurito di persone giustamente esaurite.

Tutti a parlare di corporazioni come se chi sta al vertice della corporazione avesse gli stessi problemi dell’ultimo della fila.

Tutti a fare sfoggio, quasi irridente, di un’ipocrisia, per la quale la presa a culo è più scaltra e furba e intelligente della verità (“v” minuscola, laica, ma comunque non “bugia”).

Non è vero ciò che è vero, è vero ciò che piace al mainstream e ciò che ci propinano dalla mattina alla sera.

Una ridicola proposta sull’imposta di successione da trasformare in bonus che pare che si stia parlando di Lenin. Però tanto poi mica si fa.

Tutti indignati per i comportamenti altrui, dello sfruttamento altrui, che vergogna, che schifo, anche nel corso della stessa trasmissione televisiva, di interminabili talkshow che sembrano andare in onda direttamente da Marte.

Tutti assolti, ovviamente, anche perché sono quelli che hanno voce, che hanno le conoscenze giuste, che accedono al potere. Amici degli amici, in un’economia gretta di relazioni fondate su dinastie e amicizie più che sul famoso merito con cui ci hanno devastato per anni, come se uno di buona famiglia nel centro di Milano avesse le stesse opportunità di chi arriva dalla provincia di Campobasso.

Gli altri si attaccano a stocazzo, al massimo a stocatto, quando si tratta di libertà personali.

La cannabis? Sei matto?

Il salario minimo? Togliamolo.

Colpa dei giovani, tra aperitivi e zero voglia di lavorare gratis. Che sconcio, signora mia.

E tutti che proiettano sugli altri i mali propri, i propri limiti, che vivono con naturalezza. Gli strani sono altri, gli strani siamo noi.

Chissà che autunno ci aspetta. Auguri e complimenti vivissimi alle classi dirigenti, a chi concentra il potere, a chi se ne approfitta, perché lo stile di vita non si cambia, al massimo qualcuno si incazzerà. Di brutto. E sappiamo politicamente cosa succede in questi casi. Vince la sinistra? Naaaah.

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