L’ispettore non dovrebbe bere in servizio. Ha già tanti guai. E però questo spritz è lampone. E allora. E allora pensa che vada bevuto. Che mentre Letta si fa umiliare da Draghi sulla sua mini proposta sulla successione, si debba pensare alla successione, quella vera. Tra la politica del “comunque” e quella del futuro.

Ci crede, ormai, l’ispettore. Lui così algido, distante, freddo. Lui così lontano dai facili entusiasmi. Ormai è dentro.

Vede lampone ovunque. Anche dove forse non c’è. Lo vede e lo sente, soprattutto.

La riapertura gli ha dato ancora più fiducia. Non vede l’ora di abbinare allo spritz la mozione (le mozioni?) del congresso di Possibile.

Ogni tanto vorrebbe scrivere a Chiara, la ragazza dei suoi vent’anni, e raccontarle tutto. Lei lo criticava sempre perché non si faceva prendere. Infatti, prese un altro. Anzi, rimase con lui. E lui dovette sparire, farsi sbirro, per coprirsi con una divisa, una corazza, un alone.

Solo che ora l’alone è lampone, che fa anche rima, ride Vassalotti.

Chi l’avrebbe mai detto. E invece eccolo qui. Sarà una settimana interessante. Parte il congresso. Cin cin.

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