Ieri nel centro di elaborazione dati di una caserma marchigiana, il brigadiere Coloccini ha estratto i dati di adessione a Possibile degli anni precedenti e li ha prontamente comunicati al collega Vassalotti (in quel momento l’ispettore si trovava sul lungomare di Ostia, cercando risposte dentro di sé al caso più intricato della sua carriera).

Coloccini ha scoperto che rispetto allo scorso anno iscrizioni e rinnovi sono cresciuti del 1000% per cento, se confrontati agli stessi giorni di gennaio del 2021.

Il flusso continua, costante. Sono più i nuovi dei rinnovi, ma anche i rinnovi crescono, attratti forse da una nuova prospettiva. «Quasi fosse un elisir di lunga e nuova vita», commenta un Vassalotti sempre più intimista. Coloccini è più pratico. Analizza con lucidità. «Non abbiamo bisogno di filosofi», dice all’ispettore. «Tutt’al più dobbiamo riflettere, se anche noi due – aggiunge il brigadiere – siamo diventati oggetto di meme!». «È evidentemente un fenomeno social, caro Vassalotti», conclude.

Vassalotti però sa che non si tratta solo di questo. C’è la pandemia e a parte la zona lampone nella politica italiana regna una cupezza e un disorientamento del colore della pece. La delusione soffia in ogni direzione, il disincanto è radicato anche nelle coscienze politiche più convinte.

Le indagini proseguono, come le adesioni.

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