Di incerta datazione – sono passati troppi computer dal momento in cui lo scrissi -, Lo stupore di un tempo nuovo è una piccola favola.

Parla del ritorno a casa di un magio – uno dei tre, nella convinzione che ciascuno di loro avesse una propria personalità, ovviamente, e un proprio punto di vista. E che pensasse a un sacco di cose, durante il viaggio di andata, certo, quando seguiva la stella, con quel compito immenso davanti a sé, ma che avesse molti motivi intorno ai quali interrogare se stesso soprattutto dopo aver omaggiato la capanna, il Piccolo e i suoi genitori.

Lo regaliamo, questo libretto di poco valore, prezioso solo per le illustrazioni di Tommaso Catone, che ha compreso il magio più di quanto avessi potuto fare io (avevo la sua età, forse, quando lo scrissi, mi viene in mente ora).

Lo regaliamo insieme all’oro di Incanto di Natale – favola cattiva di una riunione di ricchissimi Scrooge senza cuore – e a Fine – che ha più il sapore della mirra, che come forse sapete ha a che fare con la morte – del pianeta o, meglio, dell’umanità. Se volete, invece, Stupore ha il profumo dell’incenso e speriamo vi possa far passare una bella nottata, mentre tutto là fuori è fermo. E il magio ancora non è tornato.

Lo trovate sul sito di People. Se lo leggerete, il regalo lo farete a me.

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