Lo so, stiamo rompendo l’anima a chiunque, con l’operazione #Jólabókaflóð.
Però lo facciamo perché la ragione è grande, decisiva, strategica.
La cultura è un bene essenziale, per dirla con il gergo dei Dpcm (anche se pare si sia fatto fatica a farlo comprendere, finora).
La cultura è lavoro.
La cultura è comprensione della realtà e di noi stessi, e motivo di riscatto e di liberazione.
La cultura è futuro.
Perciò si devono sostenere Unita e tutte le associazioni che si stanno battendo in questi mesi per i diritti dei lavoratori dello spettacolo. Soprattutto per chi ha perso tutto o quasi e si chiede come ripartire..
Seguitele, date il vostro contributo, avanzate proposte, pretendete che i fondi stanziati per la cultura nel 2020 e non ancora spesi servano a chi nella cultura lavora, per riaprire una nuova stagione.
Senza progetti faraonici (!) e bandi a pioggia, senza la strizzata d’occhio agli amici degli amici.
Per la cultura diffusa, perché il sostegno sia mirato, perché possiamo continuare a batterci.
People fa la sua piccola parte. Non solo con i libri, ma con il teatro, le scritture per il cinema, le pubblicazioni artistiche.
Facciamola tutti. Perché la cultura ha una caratteristica unica e bellissima: non è proprietaria di nessuno.
Che lo #Jólabókaflóð sia con voi.
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