Stefano Catone ha finalmente dato il visto si stampi al suo libro-cammino «lungo i confini e oltre». Sono di parte, per tante ragioni, e più che un invito alla lettura, il mio, è una vera e propria dichiarazione di affetto per il suo lavoro, per il suo modo di interpretarlo e di descriverlo, anche.

Stefano è molto giovane ma è saggio dentro, e conosce ciò di cui si occupa ma questa volta, è proprio il caso di dirlo, ha fatto un passo in più, perché ci racconta ciò che ha visto e vissuto, in un saggio che non lo è del tutto, in un racconto che non è letteratura, ma politica, quella alta. In purezza, verrebbe da dire.

Dai ghiacciai di casa sua a persone di ogni età respinte a casa loro, dai valichi dei commerci e delle fughe alle barriere culturali – la natura è altra cosa – che delimitano i paesi ma non possono interrompere la vista che corre lungo i paesaggi, Stefano descrive cosa siamo stati e cosa siamo diventati. Nell’arco dei secoli e in quello alpino, tra Nord e Sud del mondo, alla ricerca di un senso di umanità che si è perduto. E che spera di ritrovare, camminando e raccontando tutta un’altra storia.

People, di cui Stefano è editore, non poteva essere più orgogliosa di così.

Camminare. Lungo i confini e oltre, lo trovate qui, tra qualche giorno in libreria.

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